Cari Colleghi Deputati,
vorrei intervenire facendo riferimento agli aggiornamenti della Direttiva Europea sul tema della vendita dei servizi e soprattutto in quello della vendita di biglietteria aerea.
Penso che l’obiettivo comune sia la tutela dei diritti del passeggero, ma soprattutto la tutela dei passeggeri nell’acquistare pacchetti viaggio, o biglietti per viaggiare, in particolar modo in aereo.
E, per quello che ho visto, tra le poche figure rimaste per la tutela dei diritti del viaggiatore sono gli Agenti di Viaggio.
Ce ne siamo accorti durante la pandemia, l’agente di viaggio resta in assoluto il primo interlocutore del cliente in caso di disservizi.
Gli obiettivi posti però mi farebbero pensare altro.
Sono sempre d’accordo nell’alleggerire il carico di procedure sia in termini di obblighi che di tempo che di costi.
Ma non possiamo pensare che un viaggiatore conosca tutte le procedure.
Tra il pagare una macchina che emette un biglietto ed un agente di viaggio, preferisco sempre l’agente di viaggio. In primis perché sai dove trovarlo, lo conosci e certamente non vive dall’altra parte del mondo.
Ecco perché penso che la tutela della figura dell’Agente di Viaggio sul tema di vendita a livello europeo, ha una doppia valenza.
Sul piano della vendita di viaggi, abbiamo la garanzia in un sistema di vendita equo.
Sul piano etico, non possiamo dimenticare che nessun Agente di Viaggio si sognerebbe di prendere in giro un cliente. La prima conseguenza sarebbe quella di perdere il lavoro.
Altro aspetto, la vendita di servizi aggiuntivi nei siti delle compagnie aeree.
Compagnie lowcost che abbiamo consentito di diventare l’unico riferimento per alcuni aeroporti europei, ma allo stesso modo non possiamo fare finta di niente, ad esempio, delle procedure di acquisto troppo spesso ambigue.
I servizi proposti come il noleggio auto, l’hotel, l’acquisto di viaggi multimodali come l’aggiunta di assicurazioni su assicurazioni, spesso inutili, vanno a costituire, di fatto, l’organizzazione di viaggio.
Stiamo parlando di una vera a propria offerta però senza le tutele di acquisto fornite invece dalle Agenzie di Viaggio.
Ricordo a tutti che in Italia per Legge, gli Agenti di Viaggio che propongono pacchetti o offerte viaggio, sono obbligati ad assicurarsi per la responsabilità civile professionale e per il rischio fallimentare.
Di contro, le compagnie sono esulate dagli obblighi, anzi. Propongono assicurazioni spesso doppione dei diritti dei viaggiatori espressi proprio nelle direttive di cui stiamo parlando oggi.
E tutto questo senza che il viaggiatore lo sappia.
Cari Colleghi,
l’attuale sistema va assolutamente pensato per tutelare da un lato il cliente, dall’altro il valore di professionisti di settore, consentendo una giusta interazione ed un equo sistema di vendite a livello europeo attraverso il loro intervento, nonché il giusto controllo intermedio tra fornitori e fruitori.