Brussels, 19 MAR 2024 – “E’ in atto una vera a propria speculazione sul prezzo del grano duro. La Borsa Merci di Foggia certifica un significativo calo dei prezzi. Nell’ultimo mese e mezzo il calo è di 68 euro a tonnellata. Un dato certamente allarmante conseguenza dell’incremento di importazioni in Italia di grano dure dalla Russia. I dati Istat, relativi al periodo gennaio – novembre del 2023, attestano che le importazioni in Italia di grano duro dalla Russia ammontano a circa 400 mila tonnellate. Paragonando il dato allo stesso periodo del 2022, la quota si attesta attorno alle 32 mila tonnellate con un incremento di oltre il 1.100 %. Questa situazione mette a rischio la sopravvivenza di circa 200.000 aziende agricole con la conseguenza di compromettere la continuità produttiva di grano duro in Italia. Al pari di quanto successo con il grano di importazione Turca, ho deciso di intervenire nuovamente e di chiedere alla Commissione europea di “prevedere l’estensione delle sanzioni ai prodotti agroalimentari russi, per salvaguardare la produzione interna italiana ed europea e di attuare politiche trasparenti per il contenimento delle importazioni. In particolar modo, ho chiesto all’esecutivo europeo di utilizzare il fondo di riserva agricola prevista dalla PAC per calmierare le perdite dei cerealicoltori italiani” Questo è il succo dell’interrogazione dell’Onorevole Lucia Vuolo presentata lo scorso 15 marzo alla Commissione europea.