«Le farmacie rurali, nei piccoli centri, sono diventate presidi territoriali di primo soccorso. La Regione Campania usi il FESR/FSE+ e riconosca lo sforzo dei farmacisti rurali». Così l’On. Lucia Vuolo, europarlamentare Gruppo PPE – Foza Italia, dopo l’incontro avuto con il dott. Giuseppe Viggiano, farmacista Rurale nonché Presidente del Sindacato Unitario Farmacisti Rurali di Salerno.
Il primo punto sotto la lente di ingrandimento, e che necessita di un intervento, riguarda la trasformazione delle farmacie che oggi garantiscono alla popolazione non solo l’approvvigionamento di farmaci e la gestione base classica, ma anche risposte circa analisi di prima istanza, telemedicina (elettrocardiogrammi, holter cardiaco, holter pressorio), ed anche interventi di primo soccorso. Si tratta di aree, soprattutto nella zona sud della provincia di Salerno, in particolare il Cilento, dove è complesso raggiungere un presidio ospedaliero ed ecco che le farmacie rurali spesso vanno a compensare una mancanza sanitaria.
«Qualche giorno fa, ho avuto modo di confrontarmi con il Presidente Viggiano. Nonostante egli abbia dato un impulso per ottenere nel 2024 un’indennità di residenza maggiore, entrambi abbiamo a cuore le reali necessità rurali – spiega l’europarlamentare forzista. Il PNRR, ma soprattutto le risorse FESR/FSE+ per il periodo 2021/2027 relative alle “strategie territoriali” potranno dare le giuste risposte. Ed anche qui, faccio mie, le preoccupazioni del Presidente Viggiano, anche per i ritardi di programmazione della Campania»
La chiusura dei presidi medici, la forte carenza dei medici di base, la desertificazione sociale, bancaria e imprenditoriale dei territori periferici hanno spinto il farmacista rurale ad essere l’unico punto di riferimento sanitario, tant’è vero che la farmacia è ovunque anche dove non conviene.
«Non lasciamo soli i farmacisti rurali che con sacrificio, professionalità e spirito di abnegazione sono di fatto un punto di riferimento imprescindibile. Non dimentichiamo che la farmacia dei servizi a cui si aggiunge anche la dispensazione di taluni presidi hanno di fatto necessitato l’assunzione di un ulteriore figura professionale all’interno anche di piccole realtà, dove le farmacie insistono per poter dare risposte all’utenza. A tutto questo, gravi i problemi di approvvigionamento dei farmaci con costi della logistica non più sostenibili. E’ necessario intervenire» conclude l’europarlamentare On. Lucia Vuolo.