La pesca in Europa è disciplinata da una politica comune, con norme comuni approvate a livello dell’UE e applicate in tutti gli Stati membri. Le norme che regolano questo settore sono frutto di continue concertazioni, quasi sempre annuali, tra i vari Stati Membri. Un guazzabuglio di regole e direttive, di politica e diplomazia che vale la pena ricostruire, analizzare con il supporto di esperti, amministratori e politici.
In Europa la pesca può contare su 107’807 occupati (dati: relazione economica annuale del 2020 sulla flotta peschereccia dell’UE), di cui 27’060 in Spagna, 20’065 in Italia.
Per capire l’economia che ruota intorno alla pesca basti sapere che il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva il Fondo per la pesca 2021-2027, per sostenere l’economia blu, proteggere la biodiversità e promuovere la governance internazionale degli oceani ovvero 6,1 miliardi di euro per la pesca sostenibile e per i pescatori.
In questo secondo volume vari interventi di caratura locale ed europea. Per la prima volta un doppio articolo scritto in italiano e inglese quindi l’intervista a Gabriel Mato, europarlamentare spagnolo e coordinatore delle attività del PPE nel settore della pesca e acquacoltura al Parlamento europeo.
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